Confezionare le fragole con assoluta precisione, rendere il lavoro degli operatori più semplice e fluido, infine completare il pack con un’etichetta personalizzabile nei minimi dettagli. Con le linee di lavorazione sviluppate da TopControl – azienda di Terlano (Bolzano) specializzata nell’automazione elettronica applicata all’ortofrutta – l’operatività in magazzino viene accelerata e, parallelamente, il prodotto in uscita presenta elevate caratteristiche qualitative e grande omogeneità. Fattori importanti soprattutto per quei produttori che lavorano con la Grande distribuzione, come la D’Ambrosio Bio, azienda del Basso Casertano che coltiva fragole biologiche nei suoi dieci ettari di serre e che ha scelto TopControl per innovare la lavorazione nei propri magazzini.
Nei giorni scorsi, infatti, l’impresa di Bolzano ha iniziato ad installare il nuovo impianto. “Fino ad oggi – spiega a Italiafruit Gianmarco Callegari, responsabile commerciale Italia per TopControl – le fragole vengono caricate manualmente nel nastro che porta alla flowpaccatrice, senza controllare in maniera precisa il peso delle confezioni; oppure i frutti vengono raccolti e posizionati direttamente nelle vaschette per evitare un passaggio, ma con questa modalità di riempimento si hanno anche pezzi sottopeso, oggetto di contestazione da parte delle catene, oppure sovrappeso, con una perdita di redditività per l’azienda”.
“Il nostro obiettivo è quello di velocizzare la linea di lavorazione e imballo innalzando il livello qualitativo – aggiunge Salvatore D’Ambrosio, dirigente aziendale – Le soluzioni TopControl ci aiuteranno anche a rimuovere i frutti non idonei”. E l’azienda potrà dedicare più personale addetto al controllo qualità delle confezioni, supervisionato da Giuseppe D’Ambrosio, aspetto molto importante per le fragole.
Problemi che sono ovviati dalla linea di lavorazione progettata da TopControl grazie a StatisticsWeights, il software che interagisce con le bilance e suddivide le confezioni in sottopeso, sovrappeso e peso corretto. “Le vaschette – spiega il manager – vengono posizionate su una bilancia a nastro in modo che possano scorrere in autonomia dal momento del carico fino al termine della linea di lavorazione, senza che l’operatore le debba muovere. Un display luminoso, quindi intuitivo, mostra se il peso è in eccesso o è scarso, così l’addetto sa se deve aggiungere o togliere prodotto. Ma non solo, il nostro sistema indica anche quanti frutti sono da mettere o rimuovere, informazioni dirette e semplificate al massimo. In questo modo le vaschette con peso corretto non devono essere fermate per l’aggiustamento del peso, la manipolazione del prodotto è ridotta al minimo, l’operatore deve solo aggiungere o togliere i frutti, gli spostamenti sono tutti automatici fino all’uscita sul tavolo rotante: così si ottengono alte prestazioni per una maggiore produttività di magazzino”.
In uscita dalla flowpaccatrice, sulla linea di lavorazione c’è un altro macchinario TopControl: la doppia etichettatrice GLMBS1T1B, una soluzione studiata e sviluppata interamente dall’azienda di Terlano. “La macchina è capace di etichettare sia sopra che sotto la vaschetta, applicando l’etichetta tramite nastro sul lato inferiore della confezione – aggiunge responsabile commerciale Italia per TopControl – E’ totalmente automatica e abbinabile ai nostro software: tutta la parte grafica, così come i codici a barre e gli altri elementi, può essere disegnata da pc e poi inviata direttamente alla macchina. E’ un’etichettatrice molto versatile – conclude Callegari – che permette un alto livello di personalizzazione”.
La D’Ambrosio Bio produce fragole biologiche dal 2012. “Il nostro mercato di riferimento – sottolinea Salvatore D’Ambrosio – è per l’80% all’estero, soprattutto Nord Europa, dove c’è un maggiore apprezzamento per il bio. Le nostre varietà di riferimento sono Sabrina e Melissa, iniziamo con le produzioni da inizio marzo e proseguiamo fino a giugno. Il mercato? Era partito una meraviglia, grazie a una campagna anticipata, poi è stato stroncato a causa del freddo. Ora – conclude il dirigente – i prezzi sono interessanti, ma non ci sono ancora i volumi”.
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